UNO SCRITTO SULLA SACRI

Il nostro futuro dipende dal nostro presente. Per questo è importante che il nostro “oggi” sia irreprensibile. Il buono che abbiamo fatto fruttificherà. Ma vi sono ancora cose che dovevamo fare e non abbiamo fatto. Ad esempio, dobbiamo essere più coerenti con la nostra promessa.

Ecco il limite del nostro presente: in noi manca la coerenza. Non viviamo sufficientemente quello che la SACRI ha per programma e che noi abbiamo accettato di vivere: la “fonte pura dell’Evangelo”. Se noi viviamo la Catechesi con le parole soltanto e non con i fatti e non con il SACRIFICIO, non siamo coerenti, non siamo credibili; non convertiamo le persone perché non siamo convertiti.

Non basta vantarsi di appartenere alla SACRI, ripetere che le meditazioni catechistiche piacciono, che siamo addolorati per l’interruzione estiva. A molti Arditi di Cristo piace soltanto l’ora di Catechesi, quell’ora di ascolto della Parola di Dio, ma essi non cercano di mettere in pratica i suggerimenti, i consigli, le esortazioni della Parola di Dio, come ci insegna la Chiesa.

La SACRI non esiste per dare gusto al parlare o all’ascoltare i fondatori ma per dare gloria al Signore, attraverso la conoscenza della sua Parola, e per amare il prossimo, non con sentimentalismi e sospiri, ma secondo la Legge morale. Arricchiamo la nostra vita, gustando e vivendo la Parola di Dio, pregando molto, frequentando i Sacramenti. Lasciamoci rivestire dall’Amore di Dio, come quei gigli del campo, di cui parla Gesù, che nella loro semplicità sono meglio vestiti del re Salomone.

Se noi non miglioriamo questo nostro presente, il futuro della SACRI non sarà come vuole la Vergine Santissima. Il futuro della SACRI, come dicevo, è già in ognuno di noi; e ognuno di noi può rispondere alla domanda: come sarà il futuro della SACRI?

La SACRI crescerà se sapremo corrispondere alla sua chiamata catechistica. Vedo alcuni genitori che danno ai figli l’esempio della loro fedeltà alla SACRI. Altri, invece, non hanno trasmesso la forza di convinzione e non hanno preparato i figli a prendere il loro posto, quando il Signore li chiamerà. Questi non lavorano per il futuro dell’Opera SACRI. Se non alimentiamo la Fede nei nostri figli, questi, invece di legarsi alla SACRI tramite i genitori, si legheranno alle amicizie sbagliate.

La SACRI è un’opera catechistica. Qui si insegna la Dottrina della Chiesa. Qui, come fanno gli insegnanti, si batte e si ribatte la materia da insegnare.

Accettiamo il Signore con amore. Egli non vuole essere accettato senza la partecipazione della nostra volontà. Se avesse voluto, come Egli stesso ci dice, avrebbe potuto trarre figli di Abramo dalle pietre (Mt 3, 9).

Chi ci ha spinto a conoscere Gesù? La Sua Santissima Madre. Una Madre che non lascia correre, che educa i figli avvicinandoli, che non ci lascia mai. Siamo noi che ci stacchiamo dal suo Grembo. Impariamo da Lei, imitandola. Troppi consigli della Vergine non sono stati ascoltati. È venuto il momento di farlo. La Vergine della Rivelazione si è servita di un protestante... ma tutti noi eravamo protestanti, perché vivevamo nell’errore non praticando la verità che la Chiesa ci insegna!

La SACRI è catechistica e non si stanca mai della Parola di Dio. Prendiamo l’esempio dai Santi, dai Dottori della Chiesa, dai teologi, dai filosofi cristiani... Dove hanno attinto le verità? Dalla Sacra Scrittura. Vivere come la SACRI vuole, oggi e domani, è sempre questo: come mi debbo preparare per presentarmi al giudizio di Dio, come essere missionario nella parola e nel silenzio. Sì, nel silenzio, perché non tutti sappiamo parlare...ma quel poco che conosciamo, nella nostra semplicità, il Signore ce lo farà esprimere.

Sono soddisfatta del presente dell’Opera SACRI? Da quello che è stato detto, sì; perché è la Parola di Dio. Ma della nostra corrispondenza, no. Che dire di chi ascolta la chiamata alla vocazione religiosa? È la persona più fortunata che possa esistere perché, mentre il matrimonio può deludere, la vita religiosa, intrapresa per amore di Gesù, non può portare al ripensamento, al pentimento. Il sacramento del matrimonio è bellissimo, senza di esso non ci potrebbero essere figli, né vocazioni. Ma corrispondere alla chiamata del Signore è vivere le Beatitudini.

Oggi le vocazioni non sono aiutate dai genitori, e neanche incoraggiate da chi dovrebbe farlo...Non scandalizziamoci. Quante suore, in questi difficili tempi moderni, si sono santificate e hanno santificato la loro Comunità! Non hanno prestato attenzione a tante cose, anche utili, perché una sola meritava il loro interesse: Dio.

Come vedo il futuro dell’Opera SACRI? Io spero e prego e lavoro che sia sempre secondo la volontà della Vergine cara: un giardino nel quale coltivare la Parola di Dio, nel quale vivere la vittoria dell’Amore Trinitario, per essere veri figli di Dio, veri figli di Maria Vergine e Immacolata, figli della Chiesa, che sempre ci ama, figli della SACRI, fondata dalla Vergine della Rivelazione.

Dobbiamo pregare, sperare e lavorare affinché altri si prodighino a continuare quello che noi, con la benedizione di Dio e la protezione della Vergine Santissima, abbiamo iniziato: l’Evangelizzazione e la Catechesi nel Magistero di Santa Madre Chiesa.

“La SACRI non esiste per dare gusto al parlare o all’ascoltare i fondatori ma per dare gloria al Signore, attraverso la conoscenza della sua Parola, e per amare il prossimo.”.
Madre Maria Prisca