LA MADRE

Di seguito, il commosso ricordo delle Sorelle della Comunità interna femminile.


Madre Maria Prisca è stata con Bruno Cornacchiola la Fondatrice dell’Opera SACRI e la prima Madre Generale, ma per noi, sue figlie, è stata semplicemente La Madre. Ingegnosa e laboriosa nella vita pratica, era profondamente contemplativa nel suo amore per Gesù Eucaristico e la Vergine della Rivelazione. Dietro l’insegnamento del Padre Fondatore aveva un appassionato amore per la Sacra Scrittura che considerava luce insostituibile per illuminare i passi nel cammino della vita. La Sacra Scrittura era la sua guida e con questa ci educava e ci formava. “Figlia mia, il Signore dice così...e solo così possiamo farci santi”.

Non avvicinava le anime come una Superiora, ma come una madre: non c’era in lei comando ma il desiderio di un’attuazione; non c’era il rimprovero, ma un richiamo persuasivo e nei casi difficili...il silenzio era il suo dissenso. Amava la musica, specialmente la musica sacra, e spesso ci invitava a lodare il Signore con il canto.

Da lei abbiamo imparato l’adorazione, il culto a Gesù Sacramentato che non voleva mai lasciare da solo nel Tabernacolo. Ci diceva: “Siamo sollecite nel compiere il nostro lavoro per dare allo Sposo, che ci attende, nel segreto del suo amore, qualche breve tempo di adorazione oltre la preghiera comunitaria”.

Gli ultimi tre giorni della sua vita terrena, trascorsi in ospedale, sono stati per noi, che l’abbiamo assistita, di grande esempio morale e spirituale. Non poteva più esprimersi perché l’ischemia celebrale le aveva colpito il centro della parola, ma con le dita della mano sinistra, la sola che poteva muovere, stringeva forte la corona del Santo Rosario e faceva segno che voleva continuare a pregare. Abbiamo avuto la forza di esaudirla anche se un nodo ci serrava la gola e, all’orecchio, le sussurravamo non solo le Ave Maria ma tutte quelle esortazioni che, nelle meditazioni catechistiche, c’insegnava a dire per un morente. Ci diceva: “Non piangete ma pregate per la sua anima perché grande è la battaglia finale. Agonia vuol dire lotta”.

Come non ricordare quel sabato pomeriggio 30 maggio 1998 quando il Padre Fondatore, dopo la meditazione catechistica, andò a trovarla in ospedale. Lei lo riconobbe, alzò a fatica il braccio sinistro e gli accarezzò la barba, mentre due grosse lacrime le scendevano dalle guance.

Chi ha conosciuto Madre Prisca e ha ascoltato le sue meditazioni catechistiche sa quanto insistesse nell’affermare che la Dottrina era inscindibile dalla Morale. Verità conosciuta e verità praticata sono il binomio sicuro per vivere la vita cristiana. Ci ripeteva: “Quando sarò in agonia cantatemi i canti eucaristici” e noi le rispondevamo, scherzando, che sapevamo cantarli solo insieme a lei. E lei invece...con la forza che solo la Vergine cara ci ha potuto dare, le abbiamo sussurrato i suoi canti eucaristici preferiti e il Veni Creator perché stavamo nella novena di Pentecoste. In tutto ci hai preparato, o piccola grande Madre!

Come non ricordare, poi, quelle sue levate mattutine, ancora a notte fonda, per implorare da Gesù per mezzo di sua Madre, la Vergine Maria, copiose benedizioni per il mondo intero e per la SACRI. “Non dimenticate mai nelle preghiere – ci diceva – il Santo Padre, tutta la Gerarchia Ecclesiastica, la CEI, i vostri Confessori, il Padre Fondatore, tutti i capi di stato, i vostri genitori, i monitori dei gruppi catechistici (e li nominava a uno ad uno), i benefattori, da chi ha dato una lira in su, senza i quali la SACRI non potrebbe vivere, tutti gli Arditi di Cristo, viventi e defunti, tutti i bambini del mondo affinché si mantengano nell’innocenza, i simpatizzanti della SACRI, i sostenitori di AMATEVI e tutti coloro che hanno scritto e che scriveranno, che hanno telefonato e telefoneranno, che abbiamo incontrato e che incontreremo: tutto mettete nelle mani della Vergine della Rivelazione per suo Figlio Gesù"

Questa è l’eredità spirituale che la cara Madre Prisca ci ha lasciato e che ora noi vogliamo continuare a vivere e a trasmettere. Ubbidienti al Padre Fondatore e alla Regola, andiamo avanti fiduciose che dal Cielo Madre M. Prisca continuerà ad aiutarci e a mantenere in vita, ancora per tanti anni, il nostro caro Padre Fondatore. Abbiamo “visto” come Madre Maria Prisca ha vissuto, da anima semplice, innamorata della Vergine della Rivelazione, Madre della Chiesa; e per tutto questo un grande: Grazie, Madre!

“tutto mettete nelle mani della Vergine della Rivelazione per suo Figlio Gesù”.
Madre Maria Prisca